Dea Madre

Uno degli aspetti che il patriarcato si è arrogato il diritto di guidare è la spiritualità determinando anche lì varie ingiustizie e soprusi, determinando in modo unilaterale e dittatoriale quali dovevano essere le modalità di manifestazione della spiritualità stessa e fissando sempre unilateralmente le liturgie.

La spiritualità deve essere invece libera di esprimersi, essendo l’atto libero del pensiero più elevato, non può essere ingabbiato in rigidi formalismi.

Le religioni tipicamente patriarcali come cristianesimo, islamismo ed ebraismo provenienti dalla stessa area geografica, sono quelle che hanno messo più di ogni altra in secondo piano la figura femminile, relegandole solo il ruolo di genitrice del figlio prodigio, ma non di guida spirituale in primo piano.

Bisogna inanzitutto ribellarci a questa tirannia spirituale di queste religioni, la spiritualità è già insita in noi Donne, possiamo manifestarla in modi più liberi, più gioiosi e concreti riappropiandoci dei principi della antica religione delle Madri, che ponevano la figura femminile in primo piano.

Certo andrà rivisitata e spoglia di qualche tradizione superstiziosa, ma l’antica religione era ricca di sapere e carisma, non meno del cristianesimo.

vorrei citare un po’ di link utili per risvegliare in voi le antiche origini, e ridare lustro alla Dea Madre

Le Donne sono le depositarie naturali delle forze della Natura, della terra, della Dea, non dimentichiamocelo mai!

http://www.ilcerchiodellaluna.it/

http://www.centrostudilaruna.it/un-culto-della-dea-madre-allorigine-della-religione-greca.html

http://ilsalottodellastrega.myblog.it/femminino-sacro/

1 Comment on Dea Madre

  1. rene'
    ottobre 19, 2013 at 11:31 pm (11 anni ago)

    Si, credo sia importante che il mondo ginarchico sviluppi una più fitta rete organizzativa dedicata a veicolare il culto della Dea o a valorizzarne i residui comunque sopravvissuti nelle fedi odierne. Consiglierei il sempre attuale – secondo me – saggio della Teologa Protestante Marga Burigh, “Donne invisibili e dio patriarcale” edito un tempo dalla calls udiamo e ad oggi credo non ristampato. Uno fra i tanti, fortunatamente.

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