“Io sono l’albero e io sono il vento.
Sono la Terra e il mare d’argento
Sono una figlia e madre amata.
Un’appassionata amante sfrenata.
Sono la pioggia e l’animo vero.
Quella che rende lo spirito intero.
Sono Fanciulla, Madre e Anziana
E dappertutto regno sovrana.
Curo il raccolto e semino fiori.
Io sono dentro e io sono fuori.
Da Fanciulla vi dono gioia festosa.
Vi nutro da Madre assai generosa.
Da Anziana vi dono saggezza segreta.
Spartitevi i doni in pace completa.”
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Il tempio è il luogo del sacro e del divino, la sacralità della Donna è già nel suo corpo, di conseguenza il Tempio è il corpo e l'anima della Donna.
La Donna che è consapevole della sua sacralità e cosciente che il tempio è dentro di sé, che Lei stessa è il Tempio, diventa la Dea e la sacerdotessa di se stessa.
La Dea Madre viene consacrata dentro di Se'.
La Donna è la Dea.
I maschi non possono entrare nel Tempio senza il consenso della Domina o della Sorellanza, potranno fare offerte e dovranno rispettare la sacralità della Donna, della Vita e della Dea.
A prescindere dalla religione fino ad oggi abbracciata, la Donna è sacra.
In ogni religione, anche quella più patriarcale, si nascondono tracce degli antichi culti femminili, perché da essi gli uomini hanno tratto ispirazione o meglio hanno goffamente scopiazzato simboli, riti e tradizioni culturali, e brutalmente distorto a loro vantaggio il potere del sacro.
La forza creatrice è la Natura
dunque non può essere che Femmina.
Indice del risveglio della Dea
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